Lo scorso week end ci siamo concessi due giorni sulla neve sulle Dolomiti, prima delle nuove chiusure e passaggio alla zona arancione in Veneto.
Abbiamo voluto prendere parte a delle attività che sognavamo da tempo, ma che in questo ultimo anno non è stato semplice realizzare.
Il primo giorno ci siamo diretti a Cortina, per fare una meravigliosa ciaspolata alle 5 Torri, maestose cime della zona, partendo dal parcheggio della seggiovia 5 Torri, presso la Baita Bai de Dones.
Qui ci siamo incontrati con il gruppo con cui avremmo effettuato la ciaspolata, infatti ci siamo rivolti alle guide di Dolomiti Beat. Scelta più che azzeccata.
Loro ci hanno fornito anche l’attrezzatura, ovvero ciaspole e bastoncini.
Siamo quindi partiti seguendo il sentiero 424, inoltrandoci nel bosco, e ben presto abbiamo trovato il Lago di Bai de Dones, anche se era completamente ghiacciato e ricoperto di neve.
Lungo il percorso si possono ammirare sulla destra i maestosi monti delle Tofane, uno spettacolo per gli occhi.
Si incontra, poi, il sentiero 425, che è quello da seguire normalmente per il resto del percorso.
Ad un certo punto, sul finire del bosco, si apre una visuale panoramica sulle cime tra le più famose delle Dolomiti, ovvero l’Antelao, il Sorapiss, Croda da Lago, Nuvolau, Averau, e, alle nostre spalle, le 5 Torri.
Più o meno da questo punto, però, abbiamo lasciato il sentiero principale e siamo saliti a destra, dirigendoci ai piedi delle 5 Torri.
Noi abbiamo effettuato la ciaspolata passando proprio dentro le 5 Torri, davvero un’esperienza emozionante, e lo abbiamo fatto grazie alle nostre guide, noi da soli mai avremmo affrontato una via simile.
La salita è stata impegnativa, la pendenza notevole, ci siamo letteralmente tirati su con i bastoncini. È stato faticoso, ma la soddisfazione, la bellezza e la maestosità che ci circondava hanno reso tutto incredibilmente perfetto.
Siamo quindi scesi a piedi dalle 5 Torri dal lato opposto alla salita, avendo così di fronte il Rifugio Scoiattoli, e più in là l’Averau e il Nuvolau.
Avevamo fatto un’escursione estiva che ci aveva già portato a questi rifugi, partendo dal Passo Giau, e di cui avevo raccontato qui.
Ci siamo fermati per la pausa pranzo, uno dei panini più buoni e gustosi di sempre, dopo una tale esperienza e con un simile panorama davanti.
Dopo un po’ di pausa siamo scesi passando nei pressi del Rifugio Scoiattoli, scivolando per la discesa con il sedere, perché la nostra guida voleva dare un altro tocco particolare a questa escursione, e poi abbiamo preso il sentiero 425 per tornare indietro, verso il punto di partenza.
La ciaspolata è di bassa/media difficoltà, anche se dalla salita non sembrava, prevede un dislivello di circa 500 mt. e una durata di 4/5 ore, comprensive di pause lungo il percorso.
Attività in un luogo dalla bellezza unica, da mettere in lista non appena vi sarà possibile, perché le nostre montagne non hanno eguali.
La meta prefissata per la domenica è il Lago d’Antorno, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, per salire al Monte Piana noleggiando la motoslitta e scendere con lo slittino.
L’andata dura circa 15 minuti e si sale a 2.265 mt. inerpicandosi per il sentiero che arriva proprio davanti al Rifugio Bosi. Qui la vista è indescrivibile!
Da un lato le Tre Cime, dall’altro il Lago di Misurina, una volta in cima si può scegliere di fare un’escursione nei dintorni, o semplicemente scendere con uno degli slittini presenti presso il rifugio.
Si può anche salire a piedi, o con gli sci, è un sentiero di montagna che può essere percorso come si preferisce, ma una volta a destinazione mi sono resa conto che il sentiero a tratti aveva una pendenza abbastanza ripida, per cui avevo un po’ di timore a scendere con lo slittino.
Ho provato lo stesso ed è stato super divertente, ci siamo fatti un sacco di risate, siamo comunque scesi con calma, a volte fermandoci per scattare qualche foto o per lasciar passare le motoslitte che salivano e scendevano continuamente.
Siamo arrivati in fondo circa in 40 minuti, è stata un’esperienza bellissima, come avevo sentito dire, e credo che il prossimo anno la ripeteremo, un po’ come i bambini arrivato in fondo ti viene da dire “risaliamo!”
Per noleggiare la motoslitta non serve la prenotazione, si arriva sul posto e si attende il proprio turno. Ci sono 2 posti diversi da cui si parte. Il primo dove ci siamo fermati noi porta al Monte Piana.
Il secondo parte dal Lago d’Antorno e con la motoslitta si arriva al primo rifugio delle Tre Cime di Lavaredo, che è il Rifugio Auronzo.
Questo è stato il nostro week end sulla neve sulle Dolomiti, cosa vi sembra? Abbiamo fatto una buona scelta?
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La neve e la bellezza delle dolomitici! mi hai fatto sognare paesaggi (quasi) dimenticati
Ti auguro di rivedere presto questi meravigliosi paesaggi 🙂
Spettacolo! Le Dolomiti sono stata la mia prima meta quando iniziai a fare le mie prime escursioni. Se lo chiedi a me è sempre una buona scelta. 😉
Infatti, anche per me è così 🙂
Manchiamo da un bel pò dalle Dolomiti purtroppo. La nostra prima vacanza in zona è stata proprio a Cortina, per poi passare a tutte le restanti vallate della regione. Anche se non amo particolarmente la neve ( per me resta un sacrificio andare!) devo dire che resta una delle esperienze più belle da fare con la famiglia.
Si la neve regala molta allegria, soprattutto con i bambini.
Direi ottima scelta, questa zona la adora! E’ bella sia d’inverno sia d’estate. Non m stanca mai!
Si è stupenda in tutte le stagioni.
Caspita che panorami meravigliosi! La ciaspolata seppure faticosissima (già mi immagino la fatica) deve averti dato una soddisfazione immensa per la bellezza e l’unicità dei luoghi attraversati. Un angolo di Dolomiti di una bellezza rara
Si questa ciaspolata l’aspettavo dallo scorso anno, passare in mezzo alle montagne è stato pazzesco.