Venezia è conosciuta in tutto il mondo, chi non ha visto le foto di Piazza San Marco o di Palazzo Ducale? Ma Venezia merita di essere scoperta anche fuori dai luoghi famosi.
Premetto che per me Venezia è una delle città più belle al mondo, ho la fortuna di averla vicino casa e ci torniamo un paio di volte l’anno (anche se ci andrei molto più spesso), e ogni volta me ne innamoro sempre di più.
Questa vicinanza mi ha permesso di esplorarla più volte, e di andare alla ricerca dei suoi angoli nascosti, delle particolarità che i turisti che arrivano per un weekend non hanno il tempo di scoprire.
Proprio in questi giorni è entrato in funzione il Mose, opera pubblica che ha generato polemiche e indagini a causa delle solite furbate all’italiana, dove gli interessi dei singoli a trarne vantaggio economico hanno prevalso sulla buona esecuzione di questa opera.
Non entro in merito sugli sprechi e su quello che poteva essere fatto meglio, perchè non mi compete. Ma da cittadina italiana credo che realizzare quest’opera sia indispensabile perché Venezia è un tesoro da proteggere, un tesoro dal valore inestimabile.
Spero di riuscire a farvi vedere con i miei occhi la grande bellezza di questa città..
Il nostro giro insolito di Venezia parte dal Ghetto Ebraico, la sola zona della città dove gli ebrei potevano vivere durante la Repubblica di Venezia, a partire dal decreto del marzo 1516.
Questo è il quartiere ebraico più antico d’Europa, il primo chiamato ghetto. (La parola è nata proprio dal veneziano “geto” e poi modificata e usata in tutte le lingue).
Una particolarità del ghetto sono le case molto alte, suddivise in piani più bassi del normale, per via dell’aumento della densità della popolazione qui residente negli anni.
Dal 1500 sono state costruite le sinagoghe, ancora oggi esistenti. Si trovano agli ultimi piani degli edifici e si riconoscono dalle 5 finestre allineate, simbolo dei libri della Torah.
Il quartiere è molto frequentato; visitabili con tour guidati sono le sinagoghe e il Museo Ebraico, questo suddiviso in 2 zone: la prima dedicata alle festività ebraiche, alla vita religiosa della comunità, la seconda racconta la storia del ghetto e la persecuzione degli ebrei.
Il nostro giro prosegue sempre nel quartiere di Cannareggio, lungo il canale troviamo una serie di bacari (nome tipico dei bar/osterie di Venezia) dove fare lo spritz, l’aperitivo veneto per eccellenza, accompagnato dai cicchetti, tipici antipasti veneziani, solitamente noi scegliamo “Il Paradiso perduto”. Il crostino col baccalà mantecato è insuperabile.
Proseguendo nel nostro percorso troviamo il Ponte Chiodo, degno di nota perché su 446 ponti presenti a Venezia è uno dei due unici ponti ancora esistenti senza parapetti (l’altro si trova sull’isola di Torcello, il Ponte del Diavolo).
Sempre nel sestiere Cannareggio si trova un altro punto particolare di Venezia: la calle più stretta (calle è il nome della via a Venezia), ovvero Calle Varisco, che nella sua parte finale misura solo 53 centimetri di larghezza.
Nel sestiere Castello troviamo l’ampio Campo San Giovanni e Paolo, qui la Chiesa omonima e a fianco c’è l’entrata dell’ospedale della città, presso la Grande Scuola di San Marco.
Nella Basilica vennero sepolti Dogi e alte cariche dello Stato Veneziano, tant’è che venne anche definita il Pantheon dei veneziani.
Sia la Basilica che la Grande Scuola sono due costruzioni imponenti e di grande bellezza, meritano assolutamente di essere viste.
In Campo Ruga troviamo il sottoportego più basso della città, il sottoportego Zurlin.
Legata a questa zona c’è una storia leggendaria, si narra di un medico che lo ha attraversato chiamato nella notte da una ragazza che lo pregava di aiutare la madre malata. Arrivato nella casa, il medico riconosce nella donna la sua domestica, aveva una polmonite e solo la cura tempestiva del medico la salvò. Lui le disse che se non fosse stato per la figlia, probabilmente non sarebbe sopravvissuta, ma la donna gli disse che la figlia era morta da un mese.
La prossima volta che vi recherete a Venezia, poi, non potete perdervi la Libreria Acqua Alta, si trova in Calle Lunga Santa Maria Formosa, lontano dalle vie più famose, ma ormai è diventata anch’essa tra le particolarità di Venezia più conosciute.
La libreria va sott’acqua quando la marea arriva a quota 114, quindi il proprietario al suo interno ha collocato pile e pile di libri ammassati in ogni dove, su postazioni galleggianti, addirittura dentro una gondola e una vasca.
Nel cortile esterno, poi, vi è una scala fatta di libri, angolo divenuto imperdibile per le foto instagrammabili che ne conseguono.
A novembre la libreria è stata uno dei luoghi colpiti in maniera grave dall’acqua alta straordinaria che ha investito Venezia, e in tanti si sono mobilitati per dare un aiuto al proprietario, con raccolte di denaro ma anche di libri, perché certe ricchezze vanno preservate.
Poco distante dalla Libreria siamo andati a cercare l’unica casa di Venezia con l’acqua su 3 lati, casa Tetta, dal nome della prima famiglia proprietaria. Si può vedere bene da Ponte dei Conzafelzi.
Continuando il tour insolito della città andiamo alla ricerca di un vero gioiello nascosto: Scala Contarini del Bovolo (chiocciola in veneziano). Questa torre è rinchiusa in una piccola corte, si vede dalle immagini la grande bellezza che la contraddistingue e salendo in cima potrete godere di un panorama incredibile sui tetti di Venezia.
Lungo le calli, in vari punti della città, in genere fuori dalle vie più trafficate, si possono trovare delle opere di street art, come le opere di Blub, che per il suo progetto “L’arte da nuotare” ha realizzato delle raffigurazioni di personaggi con la maschera da sub, come la Madonna con il bambino o la Monnalisa (quest’ultima si vede in Calle degli Albanesi).
Oppure l’opera attribuita a Bansky, rappresentante un bambino naufrago, con il giubbetto di salvataggio e in mano un razzo segnaletico. Questo si può trovare nei pressi della farmacia Santa Margherita, si vede dal Ponte Dorsoduro.
In questo quartiere andiamo alla scoperta dello Squero di San Trovaso, il più famoso e antico “cantiere” per costruzione e riparazione delle gondole, nonchè uno dei pochi ancora in funzione. Lo squero risale al seicento e in passato oltre alle gondole venivano riparate le imbarcazioni di piccole dimensioni.
E’ possibile organizzare una visita guidata, e, inoltre, tutto il quartiere merita una visita, ricco di antichi bellissimi palazzi .
Questa città è una scoperta continua, se la visitate per la prima volta potete seguire un itinerario classico, vedendo i luoghi più iconici della città.
Ma se avete qualche giorno in più provate a scovare Venezia fuori dai luoghi famosi, la Venezia insolita e segreta, i posti descritti in questo articolo e per il resto… perdetevi, passeggiate e godetevi ogni meraviglioso angolo di questa città che il mondo intero ci invidia.
Se volete potete partecipare ad un tour gratuito della città, prenotando on line qui.
Vi può essere utile questo articolo? Conoscevate già i luoghi di cui vi ho parlato?
ARTICOLO DI PAOLA
GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO ARTICOLO. SONO PAOLA, VIAGGIATRICE IN FAMIGLIA, TRAVEL BLOGGER E CONSULENTE DI VIAGGI PER PASSIONE. LASCIATEMI UN COMMENTO O SCRIVETEMI SE AVETE VOGLIA DI FARE DUE CHIACCHIERE, VI ASPETTO. |
Alcuni luoghi sono riuscita a vederli, altri proprio non li conosco! Voglio tornare a Venezia, appena possibile, e non mancherò di visitare ciò che mi manca, soprattutto il ghetto ebraico.
Venezia non smette mai di stupire, non saprei dire quanti giorni servano per vederla tutta 🙂
[…] di Paola Benedet, blogger di familyinfuga.com Approfondimento → Venezia fuori dai luoghi famosi […]
[…] Venezia e le sue isole offrono infinite possibilità di itinerario per trascorrervi un weekend o più giorni, nel periodo pasquale e, grazie alle temperature che iniziano a farsi più miti, è possibile godere al meglio della loro bellezza.Si può scegliere il tour classico del centro storico, quindi San Marco, il Ponte di Rialto, il Canal Grande, il giro in gondola e il bacaro tour. Oppure ci si può concentrare su un itinerario all’insegna delle opere d’arte dal Museo Peggy Guggenheim alla Galleria dell’Accademia fino a Palazzo Ducale.Per una Venezia più insolita, poi, ci sono varie tappe da toccare, che portano alla scoperta della Libreria Acqua Alta, della Scala del Bovolo o del ghetto ebraico. […]