Quest’anno, a 9 anni dalla nostra prima volta in Africa, finalmente abbiamo realizzato uno dei nostri sogni più grandi … vivere l’esperienza di un safari in Kenya tutti noi in famiglia è diventato realtà.
Premettendo che non volevo un viaggio standard, ovvero prenotare una settimana in villaggio e poi ritagliare da lì un paio di giorni di safari, volevamo una soluzione diversa…. ho cercato varie informazioni in rete, alla fine ho scelto l’offerta di Ombretta, italiana che 15 anni fa è andata in Kenya per una vacanza e lì è rimasta….. Quindi ci siamo affidati a una persona che il mal d’Africa l’ha vissuto così a pieno da cambiare vita.
Abbiamo preso il volo per Nairobi, atterrato in serata, notte in hotel a Nairobi e al mattino presto è arrivato a prenderci il nostro driver con la nostra jeep per tutta la durata del safari.
Da Nairobi ci siamo diretti verso Amboseli, 4-5 ore di on the road per le strade del Kenya… la prima indimenticabile esperienza, per vedere la vita fuori dai villaggi e dalle zone prettamente turistiche.
C’erano davvero pochi turisti in giro, ci siamo fermati alle stazione di servizio per la manutenzione alla jeep e abbiamo preso una tazzona di caffè seduti tra la gente vestita a festa, uscita dalla celebrazione della Messa… ho un ricordo così vivo di quel momento.. quanto è bello perdersi nei posti locali, vivere anche per poco la quotidianità della gente del luogo.
Durante questo viaggio in fuoristrada noi eravamo incollati al finestrino ad osservare tutto quello che ci circondava… il paesaggio arido, i villaggi che trovavamo, pieni di persone che si recavano al mercato, o che lavoravano nei negozi o nelle officine, e ancora camion per i trasporti del cibo e famiglie in 4 sul motorino o pulmini stipati di persone che condividono gli spostamenti.
Fino ad arrivare alla prima destinazione: il parco Amboseli.
Qui ci ha accolto un camping immerso nel parco, dove abbiamo dormito in un lodge con la savana a farci da sfondo… per noi un sogno (tutto un sogno questo viaggio) e, tempo di mollare le valigie, siamo subito usciti per il primo game drive.
Io non so descrivere l’emozione, la bellezza, l’incredulità davanti ai branchi di elefanti, alle sinuose giraffe, alle terribili iene (un po’ bruttine eh bisogna dirlo), alle centinaia di zebre, e ancora gli ippopotami in lontananza, il re leone che se ne stava a debita distanza da tutte le jeep che si erano riunite insieme per ammirarlo. E struzzi e bufali e non so dire la quantità di gazzelle e impala e varietà che c’erano.
Il nostro sogno era diventato realtà, eravamo riusciti a vivere questo viaggio tutti insieme.
Ed è continuato i giorni successivi tra Amboseli, Tsavo Est e Ovest.
Abbiamo alloggiato al Sarova Salt Lick, località Taita Hil. Si tratta di un hotel di lusso costruito su palafitte, e sotto ci sono delle pozze d’acqua dove vengono a bere gli animali, infatti appena arrivati abbiamo visto venire verso il lodge un bellissimo elefante e davanti a noi, vicinissimo, si è messo a bere … noi estasiati, è stato stupendo ammirare questo animale enorme così da vicino e libero nel suo habitat… uno stupore continuo in questo viaggio.
Durante questi giorni nella savana, siamo stati anche in visita al Sheldrick Wildlife Trust, un centro costituito per gli elefanti rimasti orfani, vengono assistiti fino a che diventa possibile reintroduirli in cattività.
Questa visita è stata un sorpresa che abbiamo riservato alle nostre ragazze, fino all’ultimo non sapevano che saremmo andati all’orfanotrofio per elefanti.
Abbiamo assistito al momento della pappa, e poi abbiamo fatto una visita con una guida che ci spiegava come funzionava il centro, davvero una bella realtà.
Nel parco dello Tsavo,poi, abbiamo potuto percorrere le strade rosse di questa terra, che lungo i nostri spostamenti abbiamo visto proprio cambiare colore, dall’erba secca dell’Amboseli, alla terra rossa dello Tsavo, fino ad arrivare al verde delle palme verso la costa, avvicinandoci a Watamu.
Abbiamo visto le strade trafficate di Nairobi, che uscendo dalla città hanno lasciato spazio ai villaggi disseminati lungo la strada, per poi percorrere km e km di strade deserte dirigendoci verso i parchi. E poi strade sterrate, tante, una corsa piena di sbalzi, e ancora piccoli villaggi con i bambini che ti salutano sbracciandosi.
Una volta ci siamo fermati, come abbiamo visto fare da altre auto, per lasciare qualcosa da mangiare e dell’acqua ai bambini che aspettavano a gruppi lungo la strada. Ma la nostra jeep poi non andava più in moto (in mezzo al nulla tra l’altro), ma il nostro driver si è messo a lavorarci su di buona lena ed è risalito per ripartire… ha mollato il freno a mano, lasciando che la jeep andasse indietro per farla muovere e poi accellerare e ripartire… e i bimbi vedendoci andare indietro a motore spento se la ridevano alla grande…. Non metto foto di bambini sui miei social, non mi piace, non lo trovo corretto. Ma i loro visi e i loro sorrisi li porto nel cuore.
Posso solo augurarvi di fare un viaggio in questo continente e di lasciarvi contagiare dal mal d’Africa… una cosa che non dimenticherete (magari si assopisce tra un viaggio e l’altro) ma appena si rimette piede in questi luoghi torna a farsi sentire più forte.
É un viaggio fantastico che spero di fare presto anche io. E da vivere fino infondo, da vicino e senza troppe persone attorno. Anche io adoro la fotografia, e impazzirei nel fotografare animali, paesaggi e persone del luogo.
L’Africa ti entra nel cuore, l’esperienza del safari poi è veramente intensa, da provare per credere, è inimmaginabile senza averlo sperimentato
E’ vero, lo immagini, ma non abbastanza.
Da un po’ medito di fare un viaggio con la mia mamma in Kenya. Mi ha sempre affascinato il Safari e il tuo pezzo mi ha davvero convinta.Spero di fare anche io foto belle come le tue 😀 ma soprattutto le esperienze:)
Ti auguro di poterci andare prima possibile. Grazie per il tuo commento, gentilissima 🙂
Che meraviglia, credo che mio figlio sarebbe felicissimo di fare un safari del genere con visita a un centro per gli elefanti orfani. Speriamo che questa pandemia passi in fretta così da poter ricominciare a viaggiare al più presto!
Io infatti sognavo di poter vivere l’esperienza con le ragazze, anzi il centro degli elefanti lo abbiamo tenuto come sorpresa, non abbiamo detto nulla fino all’ultimo. Ti lascio immaginare l’emozione.
Avevo proprio voglia di un bel safari in Africa! belle le tue foto e mi hai messo tanta voglia di partire adesso
E’ un’esperienza meravigliosa, ci tornerei volentieri anch’io 🙂
Conoscevo la realtà di Amboseli grazie ad un documentario visto tempo fa, li seguo sui social e fanno davvero un ottimo lavoro con gli elefantini! Che bello il tuo sogno diventato realtà, mi ha emozionato! Anche io aspetto di fare un safari da tanto, tantissimo tempo!
Grazie per il tuo commento, ti auguro di realizzare il tuo desiderio prima possibile 🙂
Leggere questo articolo per me è stato un colpo al cuore; è da tanto che non vado in Africa, per colpa della pandemia, e ho una terribile crisi d’astinenza. Spero che la situazione cambi presto!
Ti capisco perfettamente, lo spero anch’io.
Amo moltissimo l’Africa e non vedo l’ora di poter tornare a scorrazzare per le savane. Il Kenya però è davvero speciale: quando ci torno è un po’ come tornare a casa. I suoi parchi hanno un’atmosfera meravigliosa. Il mal d’Africa esiste: sono cronica!
Esattamente come te, siamo stati 2 volte in Africa, ed in entrambi i casi mi ha toccato il cuore. Spero di poter tornare presto. Grazie per il tuo commento.
Ecco, questo è un viaggio che aspetto da tempo di fare. Dovevo andare in Tanzania, ma poi è arrivata la cosiddetta pandemia e mi sono fermata… Spero di realizzarlo presto.
Te lo auguro, noi ci riteniamo fortunati di averlo fatto qualche mese prima della pandemia…. ora ci vorrà ancora tempo, ma speriamo si risolva tutto il prima possibile.
Non ho ancora mai fatto un Safari e leggendo il tuo articolo penso proprio che sia un’esperienza da vivere almeno una volta. Mi piacerebbe vedere questi animali così da vicino.
E’ emozionante, per noi è un sogno che si è realizzato.
Ti giuro mi viene da piangere dalla bellezza. Hai fatto il viaggio che vorrei fare io. Dopo aver vissuto in Australia non posso più fare a meno di esperienze di questo tipo: spazi sconfinati e animali meravigliosi. Anche il santuario degli elefanti da reintrodurre prima o poi in natura mi avrebbe fatto piangere!
Si sono esperienze indimenticabili, e spero tanto di poter ricominciare a viverle. Manca troppo vedere il mondo.