Pitigliano è stata la prima bella sorpresa del nostro giro in Toscana, uno dei Borghi più belli d’Italia, il cui centro storico si erge su un colle di tufo, che alla prima visione lascia stupiti tanta è la sua bellezza. Sicuramente Pitigliano è il borgo che non può mancare nel vostro itinerario tra i luoghi da vedere in Maremma.
Le caratteristiche geologiche le conferirono il nome di “città di tufo”, materiale molto utilizzato per la costruzione degli edifici del paese, che sembrano un tutt’uno con la roccia sottostante.
Il paese è strutturato su tre vie principali parallele con decine e decine di stradine e vicoli che si intersecano e tra gli antichi e suggestivi edifici si possono trovare molti negozi tipici dove acquistare prodotti locali.
Meta ideale in ogni stagione per godere delle sue tante sfumature, dalla vivacità dell’estate, quando è molto frequentato e le persone animano il suo centro fino a tarda sera, al periodo di certo più tranquillo dell’autunno quando si può riscoprire l’autenticità di un borgo antico come questo. Perfette le temperature della primavera per passeggiare tra le sue vie, ma anche l’inverno e le festività che rendono l’atmosfera magica.
Quando si entra nel centro storico, subito a sinistra, spicca la costruzione dell’acquedotto mediceo, eretto nel 1636 e composto da 15 archi, che serviva per il rifornimento idrico dai fiumi circostanti al borgo. Opera di grande ingegneria, soprattutto considerando la forte pendenza che l’acqua deve risalire.
Poco più avanti a destra troviamo il Palazzo Orsini, edificio dei tempi del Medioevo con scopo di difesa dell’unico lato collegato al piano, mentre gli altri lati di Pitigliano sono esposti sullo strapiombo. Oggi il Palazzo è sede del Museo di Arte Sacra e si possono ammirare dipinti, affreschi, sculture, provenienti dalle chiese del paese e dei dintorni. Al suo interno ci sono, inoltre, il Museo Archeologico, il Museo di Palazzo Orsini, l’Archivio diocesano e la Biblioteca.
Subito dopo in Piazza della Repubblica possiamo ammirare la Fontana delle 7 cannelle. La costruzione risale al 1545 per volere della famiglia Orsini e nel 700 ha assunto il nome attuale per l’apertura di tutti i rubinetti, mentre oggi ce ne sono solo cinque attivi. Questa fontana e le altre due presenti nella grande piazza vengono alimentate da secoli tramite l’acquedotto mediceo.
Dalla Piazza, percorrendo Via Roma, si giunge alla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la cui facciata settecentesca fu realizzata in stile tardo barocco, mentre il campanile è ancora in parte originario, risalente al periodo medievale e con presenti elementi di tufo. Inizialmente fu costruito per fini militari e civili, era composto da due livelli e ne venne aggiunto un terzo quando divenne il campanile del duomo e furono aggiunte anche le campane.
Nella parte più occidentale di Pitigliano si trova la chiesa di San Rocco, la più antica, le prime tracce, infatti, risalgono al 1276. Ha una facciata molto semplice e al suo interno sono conservati molti affreschi.
Alle spalle della Cattedrale troviamo il Ghetto Ebraico, che andò a crearsi quando gli ebrei si rifugiarono a Pitigliano dopo l’espulsione da Roma, e si costituì così un’importante comunità ebraica, tanto che il borgo venne chiamato “la Piccola Gerusalemme”.
La Sinagoga fu costruita nel 1598, parzialmente scavata nel tufo, di recente è stata ristrutturata ed è possibile visitarla, insieme ad altri locali che testimoniano la vita della comunità, quali il bagno rituale, il macello, la cantina, il forno delle azzime e la mostra di cultura ebraica.
Il costo del biglietto intero è di € 5,00, il ridotto costa € 4,00 e la sinagoga è chiusa il sabato. Per informazioni più dettagliate vi rimando a questo sito.
Avrete l’imbarazzo della scelta tra le numerose trattorie del centro, noi abbiamo provato due locali, la Magica Torre, che si trova proprio all’entrata del centro storico, e la trattoria La Pappalpomodoro, che si trova lungo la via principale, Via Roma. Questo ci è stato suggerito dalla nostra host, mentre la Magica Torre l’abbiamo scelta una sera in cui abbiamo passato quasi tutte le trattorie e non si trovava posto, mentre qui, nonostante fosse tutto pieno, ci hanno dato la speranza dell’attesa del primo tavolo libero.
In entrambi i casi abbiamo optato per un menù di piatti tipici, dagli antipasti di affettati e pecorino, ai pici come primo piatto, conditi all’aglione o al cacio e pepe. Inutile dirvi la bontà, dovete solo provarli se vi troverete in zona. Di secondo Matteo ha voluto assaggiare il cinghiale, mentre io sono passata subito al dolce, ho provato lo sfratto, tipico proprio di Pitigliano, è un dolce ebraico tradizionale, biscotti farciti con un ripieno a base di noci e miele.
Gli sfratti prendono il nome dalla loro forma, in quanto ricordano i bastoni usati per sfrattare gli affittuari dalle case, ma venivano consumati nelle celebrazioni come augurio di prosperità e scongiuro di persecuzioni.
Torciata di San Giuseppe: il 19 marzo si celebra questo antico rito per festeggiare l’arrivo della primavera. In questa occasione un gruppo di circa 40 uomini sale lungo la strada dalla valle al centro con torce accese con cui daranno fuoco ad un grande pupazzo di canne che rappresenta l’inverno che muore.
Infiorata: a giugno, la domenica del Corpus Domini le strade vengono coperte da un tappeto di fiori, e sopra vi passerà la processione.
Festa di San Rocco: il 16 agosto è la festa del patrono, con la chiesa omonima.
Settembre di vino: festa delle cantine nel tufo con cena nei vicoli, la degustazioni dei vini e musica e spettacoli.
Il Museo Archeologico all’aperto Alberto Manzi è un percorso didattico che ripercorre la storia locale, è diviso in due aree: città dei vivi e città dei morti. Per arrivarci si esce dal paese e si segue la direzione per Manciano, poi si imbocca la strada provinciale 127 e in breve si giunge al parcheggio del museo.
Il Santuario della Madonna delle Grazie sorge lungo la statale 74 Maremmana, strada da tenere presente per il perfetto punto panoramico su Pitigliano.
Poco distante sorgono i borghi di Montemerano, Sorano e Sovana, l’Area archeologica di Sovana, si possono ammirare le Vie Cave e Poggio Rota, la Stonehege italiana, un antichissimo insieme di megaliti per osservare il cielo.
A mezz’ora di strada si trova Saturnia, con le sue terme libere, mentre a un’ora di strada si possono visitare Capalbio e la costa maremmana, oppure spostandosi nel Lazio si possono visitare Bolsena e Civita di Bagnoregio.
Queste sono solo alcune idee di luoghi da visitare nei dintorni, ma la regione è piena di località meravigliose che meritano di essere viste, vi va di indicarmene altre nei commenti?
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Ciò che di meraviglioso abbiamo in Italia è proprio il nostro patrimonio ed infatti la quantità di borghi disseminati qua e là, più o meno famosi, nè la prova. Poi vabbè quelli toscani sono i preferiti!
Si il nostro Paese è ricco di luoghi bellissimi, storici e con le loro tradizioni che meritano di essere valorizzate e conservate.
Ecco, quando penso di essere arrivata in tanti bellissimi borghi italiani, scopro che me ne manca ancora uno, e poi un altro, e sono sempre tutti imperdibili! Devo recuperare.
Sono tantissimi, forse impossibile vederli tutti. Anche noi mentre eravamo in vacanza abbiamo aggiunto mete a quelle previste per consigli delle persone del posto su luoghi a noi sconosciuti.
È tanto che penso di andare a Pitigliano e leggere il tuo articolo mi ha dato uno stimolo in più per andare a visitarlo.
Vedrai con i tuoi occhi che borgo caratteristico! Merita davvero.
Avevo sentito parlare di questo paese ma non ci sono mai stata, devo dire che è molto interessante e bellissimo, la prossima volta che andrò in Toscana ci farò un giro.
Non te ne pentirai 🙂
Molto carino questo borgo, soprattutto le casette piuttosto caratteristiche. Senza dubbio ci andrei per le feste di paese ma le Chiesette non sono il mio forte.
Infatti feste tipiche e visite enogastronomiche sono un ottimo motivo per vederlo.
Non l’ho mai visitato. Le tue foto, magnifiche, il tuo racconto molto coinvolgente, però, mi spronano. Lo metto in lista per un weekend di fine autunno. Grazie!
Ti piacerà sicuramente, un borgo molto bello e particolare, un po’ unico nel suo genere.
Non mi sono mai fermata in alcuni borghi all’interno della Maremma, forse perché amo il mare. Conosco Capalbio, la zona di Talamone e Saturnia. Devo dire chequesto paese è molto bello, e so che in estate tutta la zona della Maremma è molto frequentata. Il mio problema è che serve un’auto e io non riesco a guidare. Poi viaggio da sola, quindi devo scegliere luoghi raggiungibili in altri modi. Bella recensione e belle foto.
Si i paesi all’interno si raggiungono in auto, però ci sono collegamenti anche in autobus. Io valuterei l’opzione perché Pitigliano e gli altri borghi vicini meritano di essere visti.
Un borgo molto caratteristico, mi piacciono molto le casette. Inserisco come tappa da visitare in Toscana!
Ma è bellissima Pitigliano e tutta la Toscana mi riprometto sempre di farci un salto ma non trovo mai il tempo, dovrò trovarlo!
Adoro l’atmosfera di questi piccoli borghi, delle loro strade piene di magia. Sono delle vere e proprio cartoline. Non lo conoscevo, quindi ti ringrazio per avermelo fatto scoprire.