Foliage, il fenomeno clou dell’autunno e 3 mete per ammirarlo tra Veneto e Friuli.
Abbiamo scelto luoghi di montagna per ammirare i colori, le sfumature, i cambiamenti degli alberi di questo periodo, che rende l’ambiente così suggestivo e intenso.
Per arrivare a questo splendido lago si può fare un’escursione a piedi che parte dal Ponte di Rucurto, punto che si trova tra Cortina d’Ampezzo e il Passo Giau. Si prende il sentiero numero 437, che si inoltra nel bosco, dapprima abbastanza pianeggiante ad un certo punto la pendenza aumenta in modo repentino.
Bisogna seguire, poi, il sentiero numero 434, e dopo la ripida salita si trova un altro tratto tranquillo, pianeggiante, fino ad arrivare al Lago Federa, dove si trova il Rifugio Croda da Lago, dall’omonimo monte che lo sovrasta.
Il trekking ha una durata di circa 1.30/2 ore all’andata, ovviamente altrettanto al ritorno. Forse il ritorno è un po’ più veloce perché il percorso è piano e in discesa.
C’è anche l’alternativa, il ben più lungo giro ad anello, prendendo il sentiero numero 435 (anzichè il 434), e ha una durata complessiva di 6 ore.
La bellezza la fa da padrona, lungo il sentiero, dove ad un certo punto si trova un punto panoramico che permette di ammirare i monti più conosciuti delle Dolomiti, a sinistra le 5 Torri, di fronte il Sorapis, il Cristallo, l’Antelao, uno spettacolo pazzesco, un panorama indimenticabile.
I colori dell’autunno rendono questo percorso ancora più suggestivo, e anche una volta arrivati al lago ci si incanta ad ammirare la vallata.
Noi abbiamo fatto pranzo al rifugio, e poi ci siamo riposati un po’ lungo le rive del lago, dove si incontrano anche degli asinelli, grande attrattiva per grandi e piccini.
In questa zona si possono fare escursioni tutto l’anno (con previsioni meteo favorevoli naturalmente).
In inverno si può raggiungere il lago con una ciaspolata, partendo da Cortina e passando per Malga Federa ( che rimane aperta anche in inverno, a differenza del rifugio).
Altra particolarità è la sauna finlandese all’aperto, posizionata tra il rifugio e il lago. Spero di avere l’occasione di provarla una volta (anche se altrettanto interessante è la sauna che si trova in cima al Monte Lagazuoi).
Seconda proposta per ammirare il foliage, nelle 3 mete tra Veneto e Friuli, la Foresta del Cansiglio è situata tra le provincie di Belluno, Treviso e Pordenone. Si raggiunge da Vittorio Veneto, passando per Fregona. Per noi si trova a 20 minuti da casa. Infatti ho scattato queste foto salendo una domenica pomeriggio, in velocità, in cui eravamo usciti solo per prendere un po’ d’aria.
Dalla fine di settembre l’area del Cansiglio si colora delle sfumature calde che assumono gli abeti e i faggi, è una delle zone migliori per ammirare il fenomeno del foliage.
Il Cansiglio è sottoposto a fenomeni di carsismo, è caratterizzato da formazione di cavità, la più famosa è il Bus de La Lum, un inghiottitoio profondo 180 mt. E’ conosciuto perché durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come foiba. Per questo è stato dichiarato monumento nazionale.
Inoltre è un luogo di leggende, secondo le quali delle streghe malvagie portavano i bambini in fondo alla cavità per mangiarseli.
Curiosità: questo è anche il luogo dove si possono ascoltare i bramiti dei cervi, proprio in questo periodo. Sono i versi che fanno i cervi maschi per corteggiare la femmina e tenere distante il rivale e vengono organizzate escursioni apposite nell’orario del tramonto.
Solo bisogna ricordare di non disturbate i cervi, di seguire le istruzioni delle guide, per non farli scappare.
Nel comune di Tarvisio, in provincia di Udine, vicinissimo al confine con la Slovenia e l’Austria, si trovano questi laghi di origine glaciale, chiamati Lago Superiore e Lago Inferiore.
Siamo ad un’altezza di 930 metri slm, all’interno del Parco naturale dei Laghi di Fusine, in un bosco di faggi, abeti rossi e bianchi, che nella stagione autunnale assumono dei colori incredibili, per me indescrivibili a parole.
Tutta la zona, la valle e le montagne circostanti sono caratterizzate da queste sfumature dal verde, al giallo, all’arancio, al rosso.
Ma intorno ai laghi lo scenario è davvero magico, tra le gradazioni di colore della vegetazione, le montagne innevate alle spalle e il riflesso nell’acqua.
Dal centro di Tarvisio i laghi sono ben segnalati, per accedere al parcheggio c’è un pedaggio di € 4,00 ad auto da pagare. Noi abbiamo lasciato l’auto un po’ prima, lungo la strada, come abbiamo visto fare da molti altri.
I laghi si raggiungono seguendo la strada, oppure si prende il sentiero Rio del Lago, ben segnalato da un cartello di legno, che costeggia il torrente che proviene dal lago.
Già qui l’atmosfera è soffusa, dalle temperature che tendono ad abbassarsi, dai colori circostanti, il rosso predomina su tutti, dal rumore del torrente, l’ho trovato un luogo molto rilassante.
Si arriva in breve tempo al primo lago e si continua l’escursione facendone il giro e prendendo poi il sentiero che conduce al secondo.
Qui ci sono aree attrezzate per pic nic e barbeque.
La zona è molto conosciuta e famosa per ammirarne la caratteristica bellezza del periodo, ma era molto tranquilla, c’era gente, ma assolutamente non folla nè assembramenti.
Ci sono molte segnalazioni di escursioni da fare, sia a piedi che in bicicletta, in particolare si può raggiungere il Rifugio Zacchi, da cui si ha una vista panoramica sulla vallata e i laghi.
Tarvisio, poi, è un centro montano ben attrezzato, ideale per ogni stagione e rinomato centro sciistico per l’inverno.
Avrei voluto aggiungere alla nostra gita la visita del Santuario sul Monte Lussari, ma la funivia che conduce al centro chiudeva il 13 settembre. L’alternativa è partire attrezzati per raggiungere la cima a piedi.
Il periodo è molto difficile e ci viene consigliato di limitare gli spostamenti.
Le zone di cui vi ho parlato in questo articolo (ma anche in altri, soprattutto relativi ai percorsi di trekking) sono zone conosciute e frequentate, ma mai affollate.
Credo che raggiungere questi luoghi con la propria auto, rispettando regole di distanziamento e uso della mascherina se ci sono altre persone, non sia pericoloso per la salute, ma, anzi, crei grandi benefici. Fisici e mentali.
Passeggiare nella natura, circondati da simili spettacoli e respirando aria pura, non può che farci bene, ci rilassa e permette di staccare la mente per un po’ dai problemi quotidiani.
Quindi continuerò a cercare per me stessa e per la mia famiglia, la pace in questi luoghi, fin tanto che sarà possibile, e a parlarvene se potete o vorrete seguire i miei consigli.
Mi piacerebbe sapere nei commenti cosa ne pensate, grazie.
ARTICOLO DI PAOLA GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO ARTICOLO. SONO PAOLA, VIAGGIATRICE IN FAMIGLIA, TRAVEL BLOGGER E CONSULENTE DI VIAGGI PER PASSIONE. LASCIATEMI UN COMMENTO O SCRIVETEMI SE AVETE VOGLIA DI FARE DUE CHIACCHIERE, VI ASPETTO. |