Ieri abbiamo fatto questa bellissima escursione partendo dal Passo Falzarego, che si trova vicino a Cortina, suggestiva zona delle Dolomiti. Il Passo è sovrastato dal monte Lagazuoi, sulla cui cima spicca il rifugio omonimo.
Il modo più semplice per raggiungere il rifugio è la cabinovia, dalla veloce corsa di 3 minuti per passare dai 2100 mt. di altitudine del Passo ai 2752 mt. della cima della montagna.
La corsa a/r costa 17,50 €, mentre solo un viaggio costa € 12,50. Ci sono riduzioni per i bambini e per i gruppi. E’ concesso il trasporto di animali, previo pagamento di un biglietto anche per loro pari a € 7,00.
Noi, però, abbiamo preferito cimentarci nell’impresa di questo suggestivo trekking.
Ci sono due percorsi tra cui scegliere, lasciando alle spalle la stazione di partenza della cabinovia, il percorso parte subito in salita e le indicazioni da seguire sono quelle dei sentieri 401-402.
Uno dei percorsi ad un certo punto prende la via delle gallerie scavate nella montagna durante la guerra del 15-18. Noi non abbiamo scelto questa via perchè ci mancava l’attrezzatura adatta (elmetto e torcia).
Ma è un’escursione da tenere presente, perchè molto particolare e credo una bella esperienza.
Noi, invece, abbiamo proseguito per i due sentieri principali, salendo e ammirando panorami di una bellezza incredibile, spero che le foto rappresentino, almeno in parte, questo spettacolo. Questo percorso è chiamato il Sentiero del Fronte.
Il trekking dura circa 2 ore, noi lo abbiamo affrontato con calma, perchè non siamo grandi esperti, ma è fattibile anche senza grossi allenamenti.
Arrivati in prossimità della cima abbiamo trovato la neve e la temperatura si è abbassata notevolmente.
Qui ci siamo inoltrati in una delle gallerie aperte per la visita, si tratta di un vero e proprio museo all’aperto.
Si vedono i fori scavati nella montagna che permettevano di osservare dall’alto i movimenti dei nemici, in uno è posizionata una mitragliatrice ed è possibile ascoltare un audio che racconta un po’ la vita dei soldati tra quelle gallerie.
Abbiamo proseguito verso la terrazza del rifugio per ammirare un panorama incredibile sulle Dolomiti, e sederci per gustarci i nostri panini come pausa pranzo…. momento impagabile.
In questo rifugio è possibile fermarsi a mangiare nel loro ricco ristorante ma anche pernottare, ci sono sia camere private che camerate più ampie. Per prezzi e prenotazioni potete vedere qui.
Una caratteristica particolare di questo rifugio è la sauna presente sulla terrazza, la sauna più alta delle Dolomiti.
E’ usufruibile anche dai visitatori, non solo da chi si ferma per la notte al rifugio, ma è necessaria la prenotazione.
Poco oltre il rifugio c’è un altro picco, dove è presente una croce installata in memoria dei caduti durante la guerra.
Abbiamo fatto una visita anche a questo prima di riprendere il cammino per il rientro.
Questa escursione secondo me merita moltissimo, la consiglio a chiunque voglia immergersi nella bellezza delle nostre Dolomiti.
Va ricordato, però, che bisogna partire ben attrezzati con scarponi da trekking, con cambi pesanti vestendosi a cipolla per affrontare gli sbalzi di temperatura.
Nonostante ciò, noi abbiamo patito freddo e abbiamo faticato a percorrere il primo tratto pieno di neve.
Sicuramente i mesi di luglio e agosto sono più adatti per questo trekking, per le temperature più miti.
Fatemi sapere se andrete alla scoperta delle Dolomiti questa estate, e se avete domande in merito a questa tappa non esitate a scrivermi.
Il Falzarego è davvero un luogo magico. Negli anni ho percorso praticamente tutti i sentieri che lo attraversano e ogni volta riesco ad emozionarmi. Questo luogo, oltre ad essere un paradiso per la montagna, è anche il modo perfetto per cercare di rivivere gli eventi bellici che qui hanno avuto luogo. Soprattutto con i bambini.
È proprio vero, affascinante sotto vari punti di vista