Vi propongo una nuova meta in Veneto, precisamente in provincia di Belluno, per scoprire cosa vedere a Mel, uno dei borghi più belli d’Italia, dove troviamo molteplici spunti e bellezze del territorio.
Il centro è ricco di palazzi dell’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, come Palazzo Zorzi , sede municipale del paese. Dal 1404 fino al 1797, infatti, Mel si mise sotto protezione della Serenissima.
A nord ovest della Piazza si trova il Museo Civico Archeologico di Mel, da vedere anche la Chiesa del Seicento, in stile palladiano.
Fuori dalla Piazza impossibile non notare Palazzo Pivetta, sotto il suo arco passa una strada sterrata tra alti muretti di pietra, che arriva al paese di Puner.
Il paese è ricco di scorci e cortili molto caratteristici. La seconda domenica di ottobre si tiene ogni anno la festa delle mele (Mele a Mel) e i cortili si riempiono di bancarelle di artigiani che espongono le loro opere e di bontà enogastronomiche, tra cui una vasta scelta di piatti a base di mele, tutto squisito.
In centro si trova anche il ristorante Al Moro, che abbiamo provato e ci sentiamo di consigliare, piatti molto buoni e di qualità (noi abbiamo preso calamarata radicchio e speck e tagliata al rosmarino) e ambiente raffinato ed elegante.
All’esterno ci sono anche dei tavoli con bellissimo panorama sulla vallata. Una nota super positiva va alla proprietaria, molto attenta ai suoi ospiti e di buona compagnia.
A 7 km dal centro del paese, si trova il Castello Medievale di Zumelle. Di origini molto antiche, addirittura nel 46-47 d.C. al tempo dei Romani, si trova sopra un colle che domina sulla valle del Piave, è l’unico castello della Valbelluna sopravvissuto nel tempo.
E’ stato restaurato negli anni 60 e 90 e dal 2014 il Comune, che ne è il proprietario, lo ha affidato a una gestione privata che lo ha fatto rinascere, rendendolo una delle maggiori attrazioni turistiche della zona.
Qui si organizzano eventi, matrimoni, ci sono camere per dormire, e sempre più persone lo visitano in ogni periodo dell’anno.
Quando si arriva al parcheggio, si è subito catapultati nell’atmosfera medievale, con la tipica musica di sottofondo, un vero salto indietro nel tempo.
Al suo interno si possono visitare il salone delle arti e mestieri, l’antica chiesetta, il museo (in questo periodo chiuso per d.p.c.m. causa Covid), il villaggio medievale e la torre, dove su 5 piani è suddivisa un’abitazione tipica, e ancora biblioteca e scriptorium.
Vengono organizzate tantissime attività per bambini e ragazzi, rievocazioni medievali, vestizione, visita guidata, attività ludico-didattiche.
Nel castello è presente anche un ristorante, la Taverna di Zumelle, ambiente e menù tipico del periodo medievale.
Noi abbiamo fatto una visita semplice, non guidata, e non c’erano particolari rappresentazioni in costume o feste a tema, ma il luogo e l’atmosfera erano già unici così. Un ambiente affascinante, ricco di esposizioni di arredi e utensili antichi utilizzati nella quotidianità del periodo.
Davvero una bella esperienza, che spero di rifare quando ci sarà l’occasione di assistere ad una rappresentazione, con giullari e mangiafuoco, che renderanno il tutto ancor più coinvolgente.
Dal parcheggio del Castello parte il sentiero che porta in 15-20 minuti a raggiungere la Grotta Azzurra, spettacolo naturale che si trova nei boschi tra il Castello e il borgo Villa di Villa.
Noi non abbiamo potuto visitarla, causa chiusura in seguito all’ultima ordinanza.
In zona si trova un’altra bellezza naturale, si tratta del Bren de l’Art, situato in comune di Trichiana,(nella frazione di Sant’Antonio in Tortal) un particolare canyon scavato dal torrente Ardo. Noi lo avevamo visitato l’anno scorso, ad oggi anch’esso è chiuso per l’ordinanza per evitare la formazione di assembramenti.
“Brent” deriva dal veneto brentana, che indica il fiume in piena dopo le forti piogge, “Art” è il nome veneto del torrente Ardo.
Si presume che l’azione più importante dell’acqua si sia avuta per 10/15.000 anni (continua anche oggi ma in maniera più leggera) e ha dato vita a questo sito naturale, che attira moltissimi visitatori per ammirare le pareti del canyon, colorate (per via della roccia Scaglia Rossa) e modellate dal torrente.
Dal paese avevamo parcheggiato presso il cimitero, poi proseguito a piedi verso il bosco, la strada scende fino ad arrivare ad un sentiero a gradoni e poi al ponte che attraversa il torrente e da cui si può ammirare il Bren de l’Art. E’ tutto ben segalato, lungo il cammino sono posizionati anche cartelli che danno spiegazioni in merito al percorso e alla flora e fauna del posto.
Da qui si può fare la strada in senso opposto, abbastanza faticoso rispetto all’andata, perché in ripida salita, oppure proseguire con un giro ad anello.
Volendo, con le guide turistiche si possono vivere varie esperienze presso il Brent, tra cui il canyoning o risalire il torrente con stivaloni e tuta da sub, in estate. In inverno si può godere dello spettacolo della cascata che ghiaccia, formando stalattiti che rendono lo spettacolo ancora più particolare.
Da ricordare che per raggiungere il canyon serve abbigliamento e soprattutto calzature adeguate. In inverno, per addentrarsi nel canyon sono necessari anche ramponi e caschetto (comunque rivolgersi a guide esperte per queste visite più specifiche).
Non ci sono ristoranti, bar, ristori di alcun tipo, quindi portarsi almeno merenda e acqua.
Spero di avervi dato un buono spunto su cosa vedere a Mel e nelle vicinanze.
ARTICOLO DI PAOLA GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO ARTICOLO. SONO PAOLA, VIAGGIATRICE IN FAMIGLIA, TRAVEL BLOGGER E CONSULENTE DI VIAGGI PER PASSIONE. LASCIATEMI UN COMMENTO O SCRIVETEMI SE AVETE VOGLIA DI FARE DUE CHIACCHIERE, VI ASPETTO. |
Ma che meraviglia ? borghi e castelli sono la mia passione!!! Hai fatto un bellissima gita fuori porta, come le adoro io ?
Si è stata proprio una bella visita 🙂
Ma che borgo spettacolare, degno di una gita fuori porta e non solo! Non lo conoscevo e spero proprio di visitarlo il prima possibile dato che mi hai incuriosito parecchio! Mi salvo l’articolo 🙂
Mi fa molto piacere. E’ veramente un bel borgo e anche la visita al Castello è magica, ti catapulta indietro nel tempo.